sabato 21 agosto 2010

Delfini sotto costa


Questo pomeriggio sul tardi abbiamo visto i delfini!
Giorgio ci ha avvisato, è lui il lupo di mare con lo sguardo sempre verso l'orizzonte. Il resto della famiglia, in mille faccende affacendato...
E ci siamo ritrovati tutti e quattro al davanzale di camera nostra, da cui si gode il panorama migliore, in mancanza del piano di sopra dove le camere erano occupate.
Due binocoli puntati verso il mare, ma relativamente sottocosta, visto che i delfini approfittavano dell'abbondanza di pesce!
Dopo qualche giorno di tempo variabile infatti oggi finalmente è stata una bella giornata di sole, e il mare più caldo ha chiamato a riva banchi di acciughe, due bei "bulli" proprio qua davanti.
I delfini hanno banchettato ...
La foto è un prestito da un post su Internet, visto che una foto reale di un dorso di delfino non sono riuscita a trovarla, sembra che ci siano solo iperrealistici disegni di delfini saltellanti!

giovedì 5 agosto 2010

Marmellate ...

Quando siamo venuti ad abitare in questa casa, il giardino era incolto.
Giorgio lo ha domato giorno dopo giorno, e adesso è veramente una bellezza...
Diciamo che lo stile è rimasto lussureggiante, non proprio come un giardino inglese tutto a postino.
Camilla ha un libro carino, delle edizioni Piemme del "Battello a vapore", che si intitola La giungla della nonna. Ecco, il nostro giardino rispecchia esattamente la stessa filosofia:
Il giardino di Dorina Dalia, la nonna di Michele, è molto rigoglioso, forse troppo. Più che un giardino, è una giungla. Un giorno il signor Lindo, un tipo fissato con l'ordine, la convince che è ora di fare un po' di pulizia. Il risultato è un giardino perfetto ma... disabitato! Tutti gli uccellini, le api e le farfalle sono volati via. C'è un solo modo di farli tornare...
Ecco, da noi c'è tutto!
E finalmente da un paio di anni ho scoperto che nel nostro bellissimo giardino ci sono anche alberi da frutto, che come ben saprete, fruttificano. Ora, un'altra cosa che consegue a questa mia scoperta è che gli alberi da frutto hanno la curiosa abitudine di scegliersi un periodo dell'anno e di concentrare lì tutto il loro sforzo riproduttivo.

Abbiamo per prime le amarene (e lì sono 3 alberi che mi sfidano: per ora ho sempre perso. Non ce la faccio a finire i frutti, che in parte rimangono sulla pianta) poi parte il pruno standard, quello dai frutti viola, per capirci, e da ultimo il pruno Reine Claude, che dà frutti verdi. E all'inizio di tutto questo lavoro ho scoperto, solo da quest'anno, di poter fare la marmellata di arance amare, con i frutti del vicino compiacente.
Perciò non solo gli alberi si riempono in primavera di magnifici fiorellini bianchi, con un bellissimo effetto scenografico, ma in seguito si addobbano di centinaia di frutti, e tutti contemporaneamente.
E' in questo momento che entro in gioco io, o meglio, la mia parte da Holly Hobbie.
Che, detto fra noi, doveva avere dalla sua anche una certa dose di pazienza.
La produzione di marmellate infatti è un compito ripetitivo: bisogna andare avanti e farne, finchè l'albero non smette di produrre frutti maturi. A volte ci mettono un pò, a decidersi. E nel frattempo l'odore dolciastro della marmellata aleggia per la casa, inondando le nari di mio figlio maggiore, che fugge disgustato...
Adesso stiamo per raggiungere la fine della stagione: anche il pruno Reine Claude sta producendo le ultime prugnette verdi, e sono talmente zuccherose che potrei metterle nei vasetti senza cuocerle con lo zucchero, se questo non servisse anche a scopo conservante.
Il fatto è che finisco ciclicamente sia lo zucchero che i barattoli, e mentre lo zucchero si compra facile, i barattoli, rigorosamente riciclati se no non vale, sono più difficili da procurarsi.
Oggi allora ho prodotto etichette per i barattoli che verranno, e per la prima volta nella stagione derogo al rigoroso riciclo e aspetto che Giorgio rientri con una fornitura di barattoli Bormioli nuovi fiammanti.